In ambito penitenziario il rischio di burn-out del personale è molto elevato a causa delle dinamiche lavorative, organizzative e relazionali che caratterizzano questo tipo di lavoro.
Il disagio specifico del contesto è spesso riconducibile al sovraffollamento della popolazione detenuta, alle difficoltà nell’operare con soggetti tossicodipendenti o affetti da patologie psichiatriche che presentano quotidiani problemi di gestione (molte sono le possibili fonti di stress emotivo: suicidi, atti di autolesionismo, aggressioni e altro).
DIALOGO APERTO E CO-CREAZIONE DI RETI DI SOSTEGNO 2022-2023
L’ Associazione Mirai propone al personale un percorso specifico, focalizzato sui bisogni espressi dallo stesso e finalizzato alla co-costruzione di spazi dialogici e di sostegno emotivo, che possano contribuire al miglioramento del livello di collaborazione, di ascolto e alla percezione di maggior supporto.
Supporto tra Pari: molti agenti di polizia sentono che solo un collega può capirli davvero e hanno maggiore fiducia di una persona che condivide la loro esperienza nello stesso contesto lavorativo.
La comunicazione e l’ascolto empatico tra pari rappresentano importanti fattori di protezione nei confronti dello stress e forniscono le basi per la creazione di una rete di supporto interna all’Istituto, che può auto-alimentarsi e mantenersi attiva nel tempo.
Insieme agli incontri di gruppo, basati sulla Comunicazione Empatica e nonviolenta, sono parallelamente attivati incontri individuali di debriefing emotivo per specifici eventi critici.
MIRAI lavora in ambito penitenziario privilegiando metodologie innovative e sperimentali che possano coinvolgere la persona nella sua complessità e prestando sempre la massima attenzione ai bisogni emergenti.